Mi è capitato spesso di sentir dire: “sono un po’ borderline”. Ma sappiamo veramente che cosa significa?

In questo articolo cercherò di chiarire che cosa si intende per disturbo bordeline di personalità.

Il disturbo borderline di personalità è caratterizzato da instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti.

La persona deve presentare almeno 5 (o più) di questi elementi:

  1. Sforzi disperati per evitare un reale o immaginario abbandono
  1. Un insieme di relazioni interpersonali instabili, intense, caratterizzato dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione
  1. Alterazione dell’identità: immagine di sé o percezione di sé marcatamente e persistentemente instabile
  1. Impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (es. shopping compulsivo, sesso promiscuo, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate)
  1. Ricorrenti comportamenti, gesti o minacce suicidari, o comportamento auto mutilante
  1. Instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (es. disforia, cioè netta alternanza di depressione/euforia, irritabilità o ansia)
  1. Sentimenti cronici di vuoto
  1. Rabbia inappropriata, intensa, o difficoltà a controllarla
  1. Ideazione paranoide transitoria, associata allo stress, o gravi sintomi dissociativi

(APA, 2013)

Gli individui con disturbo borderline di personalità hanno una forte instabilità emotiva: possono vivere momenti di tranquillità e rapidamente sentire una forte tristezza, rabbia o senso di colpa. Regolare i propri stati emotivi risulta difficile e spesso agiscono impulsivamente, senza riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni. Sono accompagnati da sentimenti di abbandono.

Spesso, chi ha questo disturbo tende ad idealizzare le altre persone e rapidamente a svalutarle, sentendo che l’Altro non si occupa abbastanza di lui o non è abbastanza “presente”. Le relazioni che intraprende sono intense, caotiche e turbolente. Non esistono le vie di mezzo.

Le persone con questo disturbo possono avere uno schema di comportamento tendente al boicottaggio di se stessi nel momento in cui l’obiettivo è sul punto di essere realizzato (es. ritirarsi da scuola ad un passo dal diploma). Sono infatti comuni le interruzioni di percorso di vita (ritiro da scuola, licenziamento, divorzi).

Tutti questi aspetti portano la persona a percepirsi come inadeguata, fragile.   

        

Per quanto riguarda le cause di questo disturbo, le attuali ricerche non sono in grado di stabilire quelle esatte. Ma la comunità scientifica converge nel ritenere che le origini del disturbo siano comprensibili da un punto di bista bio-psico-sociale: bisogna tenere conto delle interazioni tra fattori biologici, psicologici e sociali. Ad esempio, fattori genetici-temperamentali e anomalie nei livelli di serotonina, responsabili della vulnerabilità emotiva del soggetto, possono concorrere allo sviluppo del disturbo borderline.

Il trattamento consigliato è la psicoterapia integrata (integrazione di strumenti provenienti dai diversi modelli di psicoterapia) con possibile trattamento farmacologico, a seconda della situazione.

Chiedi un consulto se hai bisogno!

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: