Una persona narcisista, nel senso comune, è una persona impegnata a mantenere viva una splendida immagine di sé. È una persona dedita al culto esclusivo e sterile di sé o della propria personalità.
Il narcisismo è la tendenza e un atteggiamento psicologico di chi fa di se stesso, della propria persona, delle proprie qualità fisiche e intellettuali, il centro esclusivo e preminente del proprio interesse e l’oggetto di una compiaciuta ammirazione. Mentre resta più o meno indifferente agli altri, di cui ignora o disprezza il valore.
Il termine e l’accezione derivano da Narciso del mito greco: un cacciatore famoso per la sua bellezza che appare incredibilmente crudele, in quanto disdegna ogni persona che lo ama. A seguito di una punizione divina, si innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua e muore cadendo nel lago in cui si specchiava.
Il narcisismo può presentarsi sia in forma normale sia in forma patologica.
Nella forma normale emergono caratteristiche positive quali: l’assertività, l’individualismo, una stabile regolazione dell’autostima verso l’alto, l’ambizione, ecc.
Per affermare che siamo di fronte ad un narcisismo patologico, e quindi ad un disturbo narcisistico di personalità, la persona presenta cinque o più di queste caratteristiche:
- Ha un senso grandioso di importanza: ad. es. esagera risultati e talenti; si aspetta di essere considerato superiore.
- È assorbito da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale.
- Crede di essere “speciale” e unico e di poter essere capito solo da, o di dover frequentare, altre persone speciali o di classe sociale elevata.
- Richiede eccessiva ammirazione.
- Ha un senso di diritto, cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative.
- Sfrutta i rapporti interpersonali, cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi.
- Manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri.
- È spesso invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidino.
- Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
(APA, 2013)
Le possibili cause del narcisismo patologico provengono dall’infanzia:
- in un ambiente familiare incapace di: fornire al bambino le necessarie attenzioni; di riconoscere adeguatamente, nominare e regolare le sue emozioni; di sostenere la sua autostima o i suoi desideri. Questo tenderebbe a sviluppare l’idea di poter vivere facendo a meno dell’altro e di poter contare unicamente su se stessi.
- in un ambiente eccessivamente iperprotettivo che danneggia la fiducia del bambino in sé; o in un ambiente oltremodo permissivo e indulgente che comunica al bambino un senso di superiorità.
- oppure, il bambino vittima di offese e umiliazioni, soprattutto da parte dei coetanei, risolverebbe la continua minaccia alla propria autostima sviluppando un senso di sé grandioso. Ha imparato a nascondere le sue fragilità ed insicurezze dietro un “Io” grandioso, che ogni momento gli richiede di essere brillante, affascinante, carismatico, vincente.
Si rivolgono spesso ad uno specialista per quadri sintomatologici, come attacchi di panico o stati depressivi che scaturiscono dal fatto che la rappresentazione temuta di sé (sé difettoso, sé fallimentare) si sia affacciata alla loro coscienza e/o per abuso di alcol e di sostanze impiegate per ristabilire lo stato di grandiosità perso.
Le statistiche ci mostrano come una netta maggioranza di questo disturbo sia presente in una popolazione maschile.
Tutte le sue energie sono dirette verso questo gravoso compito di essere sempre all’altezza in ogni situazione, dimostrando a se stessi e agli altri di essere il migliore.
Il narcisista cerca ovunque conferme del suo essere superiore, anche a livello affettivo, orientandosi nella scelta della donna “disponibile” a mettere da parte se stessa per dedicarsi a lui.
Chi meglio può assolvere questo compito se non una persona con dipendenza affettiva?!
Chi soffre di dipendenza affettiva tende a scegliere un narciso come compagno di vita. Il narcisista ha la capacità di toccare tutti i punti deboli della dipendente riuscendo ad ingaggiarla nel rapporto, per attivare in lei i meccanismi di sottomissione.
Che vanno a confermare ciò di cui lui ha bisogno: il suo essere superiore.
Bibliografia: American Psychiatric Association (2013), DSM-5, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Raffaello Cortina, Milano.