La dipendenza affettiva è una modalità patologica di vivere la relazione, in cui la persona dipendente arriva a negare i propri bisogni ed a rinunciare al proprio spazio vitale pur di non perdere il partner.

È una problematica che è sempre più diffusa nel mondo contemporaneo e fa parte delle nuove dipendenze: in cui vi è dipendenza da un comportamento, al posto che da una sostanza.

Quando si è in una relazione e la sensazione principale che proviamo è un’ossessione che ci domina e ci fa soffrire, non parliamo più di amore ma di dipendenza affettiva.

La relazione di coppia è vissuta come una condizione indispensabile e necessaria alla propria sopravvivenza.

All’altro viene attribuita un’importanza tale da annullare se stessi ed i propri bisogni!

Tale meccanismo viene perpetuato per evitare di affrontare la paura più grande: la rottura della relazione.

Ma quali sono i SINTOMI di questa dipendenza? Vediamoli insieme:

  1. Dipendenza totale nei confronti dell’altra persona: investimento totale delle proprie energie verso quella persona
  1. Ansia continua di poter perdere il proprio partner
  1. Bisogno di continue rassicurazioni
  1. Difficoltà nel considerare i propri bisogni e i propri obiettivi
  1. Tendenza a porre al partner richieste affettive esagerate: richieste che possono determinare la fine del rapporto
  1. Non sentirsi adeguatamente amato

Le CAUSE della dipendenza affettiva sono riscontrabili nell’infanzia ed in particolare nel rapporto con chi si è preso cura di noi.

È probabile che da piccole queste persone abbiano ricevuto il messaggio di non essere degni d’amore o che i loro bisogni non fossero importanti.

Solitamente i genitori di questi futuri dipendenti affettivi sono stati iperprotettivi e limitanti. Effettuavano una frustrazione dei bisogni di gioco e di spontaneità dei loro figli, sostituendosi alle loro scelte.

Oppure, al contrario, sono stati troppo permissivi, senza alcun limite, tanto che il bambino è stato obbligato a costruirsi delle regole proprie rigide ed in contrasto con il resto del mondo.

Quindi la persona non sarebbe riuscita, nel corso dell’infanzia, a sviluppare una struttura psichica adeguata, a causa di esperienze affettive negative con le proprie figure di riferimento.

In questo senso tenderebbe a sopravvalutare in modo irrealistico l’altro, perdendo contatto con la realtà.

Di fatto, il tema di fondo di questo tipo di dipendenza è costituito da:

  • Bisogno di protezione
  • Bassa autostima

Oltre ad avere la credenza secondo cui la propria felicità dipende completamente dalla vicinanza di una persona che le possa essere di supporto.

Per uscire dalla dipendenza affettiva il primo passo è la consapevolezza del proprio modo di funzionare nel mondo.

Solo così è possibile intervenire nella relazione con l’altro.

Uno psicologo può essere di supporto per chiarire quelle che sono le tue modalità di stare in relazione con l’altro e con te stesso!

Scopri di più da Rossella Parsani

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